Due partite interne consecutive ed il cambio di allenatore per continuare a sperare nella salvezza.
Sul cammino dei gialloblù c’è però il sorprendente Pineto che ha sempre portato bene ai canarini quando si è giocato al Bruno Recchioni. Infatti, negli 8 precedenti interni, i gialloblù hanno vinto 7 partite e pareggiata una. Il primo confronto risale alla stagione 1983-84, in Interregionale, quando la Fermana vinse il campionato e salì in serie C2. A Fermo terminò 3-0. Stesso risultato nell’ultimo precedente giocato nelle Marche. Era il 27 novembre del 2016 in serie D. Anche questa volta i canarini vinsero il campionato e salirono in serie C. Quest’anno si parla invece di salvezza, ma nonostante la forza della matricola abruzzese serve ancor più un successo.
Infatti per disputare i play-out mancano all’appello 3 punti, per superare l’Olbia, e 4 per portarsi ad un distacco di otto punti dalla quint’ultima in classifica. Questi sono i numeri del ritardo dei canarini quando restano da giocare ancora 8 partite di cui ben 5 in casa. Se non si vince mai, le partite rimaste sono ovviamente pochissime. Se si inizia a vincere, allora le partite potrebbero essere sufficienti per colmare il divario. Ma quant’è in totale questo distacco?
Considerando che generalmente a 42 punti ci si salva senza playout, a 41 potrebbe arrivare la quint’ultima squadra in classifica. Togliendo massimo 8 punti di distacco, per poter giocare lo spareggio, si avrebbero 33 punti come obiettivo da raggiunge. Ovvero 13 punti ancora da raccogliere in queste ultime 8 giornate.
Nella sua lunga storia, nei campionati a 18 e 20 squadre, alla Fermana è capitato solo sette volte di giocare cinque partite interne nelle ultime otto. In questa coda di campionato il bottino è stato quasi sempre cospicuo, con una media di circa 14 punti contandone tre per ogni vittoria. In cinque casi su sette sono stati raggiunti o superati i 13 punti raccolti, a conferma che questo obiettivo non stato poi così proibitivo.
A cura di Marco Rossetti