Il saluto di Ilario Iotti alla Fermana dopo cinque intense stagioni!
Cinque anni in maglia gialloblu, con le ultime quattro stagioni consecutive sempre in Serie C. Quasi una vita calcistica per Ilario Iotti che saluta il gialloblù e si appresta ad iniziare la nuova avventura sempre in Serie C ma nel girone A con la maglia della Pro Vercelli.
Ilario, quali sono le tue sensazioni in questo momento?
“E’ dura pensare di andare via da quella che era ormai era a tutti gli effetti una famiglia ma anche, posso dire, qualcosa di più: era a tutti gli effetti casa mia. Difficile pensare di non dover venire più a Fermo, senza dubbio. E’ però una scelta giusta personalmente parlando: posso provare a misurarmi in un nuovo ambiente, con stimoli nuovi, un nuovo gruppo e un contesto che andrò a conoscere. E’ un’occasione che in questo momento andava senza dubbio presa”.
Cinque stagioni, le ultime quattro consecutive in C: quali i momenti indimenticabili?
“Ce ne sono tantissimi ma ti posso dire che per me non sono state quattro stagioni ma almeno otto per tutto quello che abbiamo vissuto. La prima cosa che mi viene in mente è il gol alla Samb nel derby, sotto la Duomo e poi quello a Santarcangelo. Da li arriva il primo infortunio con 11 mesi di sofferenza. Tutti i rientri dagli infortuni sono stati splendidi: il primo dopo il crociato giocai novanta minuti da titolare. Poi ricordo il ko a Teramo e il ritorno in campo l’anno dopo nella prima trasferta a Piacenza con vittoria di misura grazie al gol di Cognigni. L’ultimo infortunio quando vincemmo una gara spettacolare a Padova, subito dopo l’operazione e il lockdown. Un percorso incredibile che ho chiuso segnando a Legnago proprio in quella che è stata l’ultima partita con la maglia della Fermana”.
A livello calcistico tante emozioni, ma a livello umano cosa resta?
“Resta tutto, l’anima di un gruppo incredibile con tantissimi interpreti cambiati ma sempre con la stessa forza. Valori umani e rapporti personali incredibili, è inutile un pezzo di cuore rimane li con i miei compagni. Non potrò mai vedere Fermo e la Fermana come avversari, sarebbe assolutamente impossibile per me. Sono arrivato qui la prima volta che ero un ragazzino, giovane e spensierato: vado via da uomo con una famiglia, dei figli e pronto per una nuova avventura”.
Un tuo saluto finale al mondo gialloblù.
“Più che un saluto devo dire tanti grazie. Ai miei compagni di squadra, a tutti coloro che sono entrati in quello spogliatoio per quello che abbiamo vissuto insieme. Un grazie alla società Fermana, dal patron al presidente, passando al direttore Conti fino a tutti i dirigenti e alla squadra invisibile che lavora sempre al massimo. E poi un saluto e un grazie al pubblico gialloblù che con noi ha vissuto grandi emozioni i derby, le vittorie ma anche i momenti difficili. Ci sono sempre stati e devo dire loro grazie perché anche nei miei momenti difficili come ad esempio gli infortuni avuti, non hanno fatto mai mancare il loro sostegno e la loro vicinanza”.