A parlare è il difensore della Fermana Marco Manetta, protagonista di un buon avvio di stagione che riparte proprio dagli episodi di Vicenza.
“La punizione del secondo gol? Inesistente secondo me, ho preso la palla piena: un fallo che non esiste, poi loro da quella punizione hanno fatto male anche perchè hanno saltatori importanti. Siamo stati penalizzati anche se potevamo fare indubbiamente qualcosa in più. L’avevamo comunque approcciata molto bene, loro cercavano palla alta su Arma perché palla a terra era difficile giocare. Ma nel primo tempo non abbiamo concesso nulla: è stata una gara equilibrata ma decisa sostanzialmente dagli episodi. Nella ripresa avevamo anche approcciato bene con l’occasione di Urbinati sulla quale c’era un rigore sacrosanto, ben diverso da quello del primo tempo fischiato contro Petrucci. Poi preso il 2-1 ci siamo un po' scoraggiati ma la potevamo anche pareggiare".
Un bel duello con Giacomelli: “E’ uno dei giocatori più forti della categoria, ho avuto un bel da fare ma sono riuscito a limitarlo. A volte ci riesci e a volte no: mi ritengo personalmente soddisfatto. Ma guardo sempre la prestazione collettiva”.
Ora la Feralpisalò con Caracciolo davanti, un’altra bella montagna da scalare: “Incontreremo sempre giocatori importanti e di valore, domenica ne è una conferma ulteriore contro attaccanti simili. Per me è una motivazione importante misurarsi contro di loro, uno stimolo enorme”.
Una stagione importante per Marco Manetta come sottolinea lui stesso: “A 18 anni ero approdato tra i professionisti a Matera, poi un brutto infortunio mi ha penalizzato scendendo di nuovo di categoria e dovendo risalire la china. Ho vissuto piazze importanti, con la gavetta giusta, ripartendo più forte di prima. Per me questo è un anno importantissimo, devo confermarmi ai livelli dello scorso anno con la Cavese, dove ho fatto un buon campionato. Ci tengo moltissimo a fare bene”.