FERMANA-AREZZO 0-0. Match teso con poche emozioni: Fermana due volte pericolosa ma il gol non arriva
FERMANA – AREZZO 0-0
FERMANA (4-4-2): 1 Ginestra; 24 Rossoni, 6 Manetta, 14 Scrosta, 21 Sperotto; 10 Iotti, 4 Urbinati, 27 Demirovic (20’ st Grossi), 3 Mordini (24’ st Liguori); 11 Neglia (24’ st Palmieri). 28 Raffini (20’ st Cognigni)
A disposizione: 12 Zizzania, 22 Tantalocchi, 2 Manzi, 13 Esposito, 16 Staiano, 18 Cremona, 23 Diop, 26 Bigica, 29 Grbac
Allenatore: Giovanni Cornacchini
AREZZO (3-5-2): 1 Sala; 5 Borghini, 29 Kodr, 33 Cherubin; 16 Luciani, 20 Bortoletti (31’ st Foglia), 34 Arini, 31 Di Paolantonio, 7 Belloni; 11 Cerci (22’ st Cutolo), 9 Pesenti (22’ st Zuppel)
A disposizione: 22 Loliva, 30 Gagliardotto, 3 Baldan, 6 Soumah, 7 Belloni, 15 Maggioni, 17 Di Nardo, 25 Sussi, 21 Benucci
Allenatore: Andrea Camplone.
ARBITRO: Mattia Pascarella di Nocera Inferiore (Nicolò Moroni di Treviglio - Ivano Agostino di Cinisello Balsamo). Quarto uomo: Filippo Giaccaglia di Jesi.
NOTE: partita a porte chiuse. Recupero: 1' + '. Angoli: . Ammoniti Scrosta, Sperotto, Iotti, Borghini, Belloni
FERMO. Ternina a reti bianche al Recchioni il recupero tra Fermana ed Arezzo in un match molto teso ed equilibrato con non molte occasioni da gol. Gara dal peso specifico altissimo. Cornacchini schiera la sua prima Fermana con il 4-4-2 che vede il rientro di Manetta in difesa al fianco di Scrosta, Sperotto titolare sulla sinistra con l’avanzamento di Mordini sullo stesso versante e Iotti quale omologo a destra con Rossoni alle spalle: davanti la coppia Neglia – Cognigni. Non ci sono Boateng, Comotto e De Pascalis per infortunio mentre Massolo non si è ancora negativizzato dal Covid, non convocati Intinacelli e Labriola. Nuovo schema tattico anche per mister Camplone che si affida al 3-5-2 con Cutolo davanti al fianco di Pesenti davanti mentre sono assenti per infortunio Malesi e Picchi con Nader, Sane, Sportelli, Merola, Bonaccorsi, Karkalis, Piu, Raja, Sakho e Tamma non convocati. Spazi stretti e ritmi alti nei primi minuti di gioco con le squadre estremamente attente a non concedere nulla agi avversari. Pochissimo da segnalare nella prima mezz’ora di gioco in un match estremamente equilibrato. L’unica soluzione insidiosa è la giocata dalla destra di Cerci che mette un bel sinistro sul quale non ha problemi Ginestra.
Ruipresa che inizia con gli stessi undici ma il ritmo inevitabilmente un po' più basso. Il primo sussulto è di marca canarina: punizione di Demirovic morbida, colpo di testa di Raffini che anticipa tutti ma la sfera è di un soffio a lato della porta di un attonito Sala. La gara si mantiene in equilibrio ma inizia la consueta girandola di cambi che però non cambia i rispettivi assetti tattici. Unico squillo offensivo quello di Palmieri, neo entrato, che riceve da Iotti e scarica di destro ma non ci sono problemi per Sala che blocca. Ancora Palmieri il più intraprendente dei suoi: grande azione sulla sinistra: doppio rientro verso il centro dell’area di rigore, palla ottima per calciare ma il tiro è strozzato.